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jueves, 15 de agosto de 2013

La fondazione SEJF per la giustizia ambientale elenca i 12 peggiori "ecocidi" della storia


Miércoles 15 de agosto de 2013

National Geographic

Quella sporca dozzina I peggiori crimini contro l'ambiente
La fondazione SEJF per la giustizia ambientale elenca i 12 peggiori "ecocidi" della storia. E propone un tribunale internazionale per punire i colpevoli (Leggi qui)

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Crimini contro la Terra e l'umanità

Una donna rimasta cieca nell'eccidio di Bhopal protesta per ottenere giustizia. Poco dopo la mezzanotte del 3 dicembre 1984, la città indiana fu avvolta da una nube di 40 tonnellate di isocianato di metile fuoriuscite dallo stabilimento della Union Carbide, una multinazionale chimica di proprietà americana. La nube uccise immediatamente 2.259 persone, ma si stima che negli anni le vittime della contaminazione siano state centinaia di migliaia. A quasi trent'anni di distanza, numerosi processi sono ancora in corso: finora le condanne per i colpevoli e i risarcimenti per le vittime sono stati considerati irrisori.

La tragedia di Bhopal è uno dei 12 "hot spot dell'ecocidio", disastri ambientali causati dall'incuria dell'uomo, scelti tra le centinaia di esempi possibili dalla SEJF, Supranational Environmental Justice Foundation, una ONLUS internazionale che ha sede a Venezia.

"L’elenco degli hot spot non è che una tappa del percorso che vuole portare a redigere un vero e proprio Atlante dell’ecocidio su scala planetaria e soprattutto alla creazione di strumenti che intervengano laddove gli Stati nazionali sono conniventi con le ragioni degli inquinatori, perché troppo deboli o ricattabili”, sostiene Antonino Abrami, presidente della fondazione. Tra le proposte, presentate in un convegno a Venezia, l'estensione delle competenze della Corte penale internazionale dell'Aja ai reati ambientali, così da poterli giudicare come reati contro l'umanità, e la creazione di un apposito Tribunale europeo dell'Ambiente per uniformare il diritto ambientale e l'applicazione delle sanzioni su tutto il territorio dell'Unione Europea.

Fuente: National Geografic
Fotografia di Pallava Bagla, Corbis

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